Una pungente verità – parte 3

Una pungente verità – parte 3

Lì dove sono nato, per indicare l’ovvio conflitto di interesse in cui versa chi sostiene che ciò che pratica e vende sia eccellente, e che quindi a chiedergli un parere già si sa la risposta che si otterrà, si usa far riferimento ad una vecchia figura commerciale, quella del venditore di acqua fresca.

Acquaiolo, l’acqua è fresca? Cristallina e di sorgente.

Questo è il tenore delle risposte che provengono da chi pratica e sostiene l’agopuntura ai due precedenti articoletti (qui e qui) in cui si faceva il punto sulle pubblicazioni circa l’efficacia clinica dell’agopuntura insieme agli scienziati ed ai ricercatori del gruppo PTS dedicato all’integrità e alle frodi nella ricerca scientifica.

Siccome, però, i fatti hanno la testa dura, si continuano ad accumulare evidenze circa il fatto che l’agopuntura sia non solo una pseudoscienza (quando fa riferimento alla medicina tradizionale cinese, con i suoi meridiani e punti energetici, cosa che continua ai nostri giorni), ma anche una pratica clinica inefficace, da non sostenere nelle strutture pubbliche.

Buoni ultimi, sono arrivati un paio di ricercatori inglesi, che hanno pubblicato una review ad un solo, preciso, scopo: vedere se, nell’ambito delle terapie di supporto per il trattamento del dolore cronico, l’agopuntura abbia un effetto clinico specifico di qualche utilità.

Allo scopo, hanno usato la procedura della meta-review, cioè hanno rianalizzato tutte le review sistematiche disponibili e le meta-analisi che avessero valutato i risultati delle prove cliniche (clinical trials) effettuate nei 30 anni che vanno dal 1989 al 2019, in cui si trattasse il dolore cronico con agopuntura. Si tratta di 177 lavori, che coprono centinaia di studi clinici sull’agopuntura e decine di migliaia di pazienti.

Gli autori, che svolgono un lavoro titanico, differenziano i risultati in base al tipo di dolore considerato, giungendo nel dettaglio alle seguenti conclusioni:

  • L’evidenza dimostra che non ci sono sufficienti studi clinici di qualità per giudicare del dolore cronico associato a diverse condizioni mediche.
  • L’evidenza suggerisce che l’agopuntura può prevenire alcuni tipi di mal di testa ed emicrania, ma non esistono studi di lungo periodo o paragoni utili e solidi con altri tipi di trattamento.
  • La più recente evidenza da una revisione Cochrane stabilisce che l’agopuntura non è superiore al trattamento con aghi infissi a caso per l’osteoartrite dell’anca, nonostante alcune review non-Cochrane precedenti avessero trovato evidenza di qualità moderata. Le ragioni per questa differenza non sono chiare.
  • L’evidenza suggerisce che non ci sono studi clinici di sufficiente qualità che supportino l’uso dell’agopuntura per il trattamento delle lombalgie.
  • L’evidenza suggerisce che mancano studi di qualità sufficiente per sostenere l’uso dell’agopuntura dry-needle nella sindrome del dolore miofasciale.
  • L’evidenza suggerisce che non vi sono sufficienti studi clinici di qualità per sostenere l’uso dell’agopuntura nel dolore legato al cancro e sono necessari studi di maggior qualità, con maggior potere statistico disegnati appropriatamente.
  • L’evidenza suggerisce che non ci sono prove di sufficiente qualità dell’efficacia dell’agopuntura nel dolore legato alla fibromialgia.
  • L’evidenza suggerisce che non ci sono studi clinici di qualità sufficiente per sostenere l’efficacia dell’agopuntura nella dismenorrea o nel dolore pelvico cronico, inclusi gli stati dolorosi legati all’endometriosi.
  • L’evidenza suggerisce che non ci sono studi clinici di qualità sufficiente per giudicare dell’efficacia dell’agopuntura nel dolore legato all’artrite infiammatoria.
  • L’evidenza suggerisce che mancano studi di qualità sufficiente per sostenere l’efficacia dell’agopuntura nel dolore neuropatico e nelle nevralgie.
  • L’evidenza indica infine che mancano prove di efficacia di qualità sufficiente per l’agopuntura nel dolore al gomito, alle spalle e durante il parto.

Alla fine, gli autori tirano le somme, e scrivono:

I numerosi trial clinici sull’agopuntura per il dolore cronico inclusi nelle reviews sistematiche forniscono un’evidenza inconcludente e confliggente, in parte a causa a ricorrenti problemi metodologici dei trial stessi.

Ora aspettiamo gli acquaioli e le loro dichiarazioni circa la bontà di ciò che vendono.

Enrico Bucci

Data lover, Science passionate, Fraud buster (when lucky...)

5 pensieri su “Una pungente verità – parte 3

  1. Segnalazione di piccolo refuso: presumo che “l’efficacia clinica dell’agricoltura” sia da intendersi “l’efficacia clinica dell’agopuntura”. Per quanto mi aspetto che qualche luddista filo-bucolico possa arrivare a ipotizzare anche la prima.

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